Cavoli, questo film lo so letteralmente a memoria! (ma il libro è migliore).
Qui c'è l'Ewan McGregor che mi piaceva, oggi non mi piace altrettanto, non approvo varie sue scelte, ho l'impressione che sia saltato alla prima occasione sul carrozzone holliwoodiano...
Danny Boyle è un mito, ha dato il meglio, a mio parere, nei tre film che ha fatto con McGregor: "Piccoli omicidi tra amici", "Una vita al massimo" (commedia carina che però si discosta da Trainspotting) e, appunto, Traispotting.
Che dire di questo film? Come dicevate voi, siamo su un altro pianeta rispetto a "Noi, i ragazzi..." (che comunque ho apprezzato, nonostante ne riconosca i molti limiti): infatti, mentre nel film tratto dal libro di Christiane F. si sente molto forte l'intento "didattico", per così dire (del tipo: la droga è male, vedi come si riducono 'sti qua), in Trainspotting non c'è nulla di questo.
Vediamo questo gruppo di giovani come tanti che abusano di droga, ma per loro non è una cosa da vivere con disagio, anzi, per molti di loro lo squallido arriva dopo che l'effetto dell'eroina è passato.
Non ci sono intenti morali, la tossicodipendenza è rappresentata anche in modo demenziale, a me più volte è venuto da ridere durante la visione
Il cast è stellare, a parte l'ormai affermato Ewan (Mark Renton), troviamo Robert Carlyle (Begbye lo spicopatico), mitico mattatore di "Full Monty
E c'è anche un Johnny Lee Miller al meglio (Sick Boy), peccato che poi si sia perso, era molto bravo.
La colonna sonora è mitica, cito due titoli su tutti (che poi accompagnano due scene che sono un cult); Lust for life di Iggy Pop e Perfect Day di Lou Reed, che fa da tema alla scena dell'overdose di Renton. Una scena da brivido, proprio,in particolare se si conosce il significato del testo si avverte tutto il contrasto tra la musica e ciò che accade sullo schermo.
Mammia mia come mi sono dilungata
ma faccio sempre così, quando parlo dei miei film preferiti