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Zombi?

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_Xander_
view post Posted on 10/5/2009, 14:13




ZOMBI, IL SEGRETO DEI MORTI VIVENTI
Di A. Lissoni (per gentile concessione di: www.ufoitalia.net )


Gli dei vudù nel pantheon del Benin. Haiti: politica e magia. Il rito del mandamorti. William Seabrook incontra i non-morti. Il terribile veleno del pesce-palla. Scoperta la tecnica per realizzare uno zombi.

Gennaio 1996, nella sperduta repubblica africana del Benin, nel golfo di Guinea. Il presidente Nicephoro Soglo annuncia alla popolazione che «una secolare ingiustizia è stata finalmente riparata. Il vudù, religione tradizionale del Paese, diventa un credo ufficiale, con una propria festa, al pari delle altre confessioni praticate in Benin, il cristianesimo e
l’islamismo. Quattrocento anni fa, proprio da queste spiagge chiamate sinistramente Costa degli schiavi, milioni di uomini venivano strappati alla loro terra e trascinati a forza in altri continenti, a morire nelle piantagioni di cotone. Ma l’antica religione, il vudù, non è mai andata perduta, e torna oggi più potente che mai...».




POLITICA E RELIGIONE AD HAITI

Il vudù, parola che in dialetto africano significa dio, è una religione sincretica nata durante il periodo del colonialismo dalla mescolanza delle credenze spiritiche e animistiche delle popolazioni di colore (Malgasci, Bantu, Dahomey, Mandinghi) deportate in America. Questo credo, che ospita tutti gli dei delle religioni africane, è attualmente praticato ad Haiti e Cuba, in Brasile, nelle Antille e persino in parte degli USA, con il nome di hoodoo, presso le comunità nere della Florida e della Louisiana. Si tratta di una religione magica. I suoi sacerdoti si chiamano hungan se stregoni bianchi, bokor se neri. Costoro possono invocare indifferentemente gli spiriti rada, divinità benefiche del focolare, ed i petrò, le anime demoniache. Queste ultime sono però difficilmente controllabili, e la loro evocazione è praticata in genere solamente dai maghi neri particolarmente abili. Questi stregoni satanisti hanno avuto, durante la dittatura della famiglia Duvalier (Papà e Baby Doc), una funzione politica fondamentale. I Duvalier, difatti, utilizzavano la magia nera (o quanto meno, il terrore che essa incuteva) per sottomettere la superstiziosa popolazione di Port-Au-Prince. La magia nera sarebbe servita poi per scacciare dall’isola sia Baby Doc sia i marines americani mandati dalle Nazioni Unite dopo il colpo di stato.

La più temibile stregoneria, sulla quale si basa il prestigio ed il potere illimitato dei bokor sulla popolazione locale, è
l’oscuro e segretissimo rito del mandamorti, meglio conosciuto come la resurrezione di uno zombi.


COME FAR USCIRE LO ZOMBI DALLA TOMBA

Tutti sanno, grazie alle fantasiose e romanzate pellicole horror di George Romero, cosa sia uno zombi, il morto vivente resuscitato per magia e costretto ad obbedire per sempre al suo mago-padrone.

La resurrezione dello zombi è praticata solo da quei bokor che conoscono le giuste preghiere rituali ed hanno l’animo saldo quanto basta. Per poter resuscitare un morto, difatti, è indispensabile recarsi di notte in un cimitero ed evocare, davanti alla lapide, un demonio. Proprio quest’ultimo fornisce l’energia che permette al corpo morto di tornare in vita. Ma per poter comandare lo zombi, lo stregone deve possederne l’anima, che viene evocata, catturata ed imprigionata dentro un vaso, una specie di lampada di Aladino il cui possesso permette al bokor di annullare la volontà del resuscitato. Si invoca allora Baron Samedi, il signore dei cimiteri custode delle anime, e lo si addormenta con la formula creola Do' mi pa fumé, Baron Samedi, Dormite bene Baron Samedi. Non appena il signore dei
cimiteri abbassa la guardia, il bokor può sottrargli l’anima dello zombi, chiamandola a sé con la frase Mortoo tomboo miyi, Morto, dalla tomba, a me!
A questo punto il cadavere viene disseppellito e resuscitato. Privo della propria anima, e quindi di volontà, lo zombi, mosso dal demonio, è ora pronto ad eseguire, su ordinazione, qualsiasi azione, anche la più efferata. La moderna cinematografia ha inventato moltissimi dettagli finti sugli zombi (si dice, ad esempio, che mangino solo carne umana e che muoiano soltanto se colpiti alla testa); l’unico resoconto fedele alle credenze haitiane è quello dello scrittore William Seabrook, un esploratore che negli anni Venti visse ad Haiti e ne fu in parte introdotto ai misteri. Seabrook, nel volume L’isola magica (1929), racconta: «La luna piena saliva lentamente nel cielo, sbiancando le colline e le piantagioni di cotone, ed io me ne stavo seduto davanti alla porta di casa con Costantino
Polinice, un fittavolo haitiano, a parlare di demoni, licantropi e vampiri. Il discorso cadde sugli zombi. Avevo sentito dire che lo zombi è un corpo privo di anima, clinicamente morto, che riacquista magicamente un’apparenza di vita puramente meccanica; un cadavere che agisce, si muove, cammina come se fosse vivo, grazie alle arti di uno stregone. Questi sceglie un cadavere sepolto di fresco che nonabbia ancora avuto il tempo di decomporsi e lo sottopone ad una specie di galvanizzazione. Poi lo asservisce sia per fargli commettere qualche delitto, sia per affidargli, come capita più sovente, lavori agricoli o domestici pesanti. Non appena il morto accenna a rilassarsi, questi lo bastona come una bestia da soma. Quando ne parlai a Polinice, il mio scettico amico mi rispose: ’Creda a me, non si tratta di una superstizione. Fa parte purtroppo dei nostri usi e costumi. Sono cose vere ad un punto che voi bianchi non sospettate neppure. Lei non si è mai chiesto perché i contadini più poveri seppelliscono i loro morti sotto massicce torri di muratura? Che altro motivo vuole che ci sia se non quello di difendere i propri morti?». Seabrook prosegue citando il caso di «un vecchio negro, tale Ti-Joseph du Colombier, che un bel mattino arrivò davanti ai campi di Hasco seguito da una banda di nove straccioni dall’espressione inebetita, che avanzavano con passo strascicato. Ti-Joseph li mise tutti in fila e quelli lo lasciarono fare, restandosene con lo sguardo fisso e vuoto». Dopodiché Ti-Joseph mise gli zombi al lavoro nei campi. Quegli strani esseri, tenuti lontani dalla curiosità dei passanti, lavoravano molte ore al giorno, sotto il sole; non parlavano, non mostravano alcuna emozione e si limitavano a zappare la terra. Dormivano pochissimo e mangiavano soltanto banane bollite e scondite. Questa insolita forma di sfruttamento andò avanti molto a lungo sin che, un giorno, mentre Ti-Joseph era assente, una venditrice di pistacchi salati incontrò gli zombi ed offrì loro un po' di cibo. Ora, secondo le tradizioni haitiane, i morti viventi possono mangiare di tutto, fuorché carne e cibo salato, pena la rottura dell’incantesimo che li mantiene in vita. «Bastò che gli zombi avvertissero il gusto del sale - prosegue Seabrook - perché si rendessero conto di essere morti. Con urla spaventose corsero verso il cimitero. Appena vi giunsero si misero a correre in mezzo alle tombe. Ciascuno, trovata la sua, si diede subito a raspare alacremente le pietre e la terra per potervi entrare. Al primo contatto con i loro sepolcri, vi caddero di peso, già carogne in putrefazione...». L’episodio più impressionante citato da Seabrook come autentico è però ilsuo faccia a faccia con uno zombi. «Un pomeriggio, alla luce del sole, io e Polinice percorrevamo il sentiero che porta a Picmy. Rallentando all’improvviso l’andatura del suo cavallo, Polinice mi indicò, sul fianco della montagna, a un centinaio di metri da noi, una terrazza pietrosa ove tre uomini e una donna stavano vangando la terra in mezzo a piante di cotone. La prima impressione sugli zombi fu strana; certo non appartenevano all’ordine naturale delle cose. Lavoravano come bruti, come automi...Polinice toccò la spalla di uno zombi e questi girò docilmente il viso. Quel che vidi, benché fossi preparato, mi colpì profondamente e ne provai un senso di nausea. Non crediate che fossi sotto l’effetto di una suggestione, erano davvero gli occhi di un morto, non di un cieco. Erano fissi, spenti, privi di sguardo. Tanto bastava per rendere orrendo il volto, profondamente vuoto, come se dentro non avesse nulla. Non è sufficiente dire che era senza espressione...In seguito mi convinsi che quegli zombi non dovevano essere altro che dei mentecatti, degli idioti cronici sfruttati per il lavoro nei campi. Era una spiegazione razionale. Ma la storia non doveva concludersi qui. Giorni dopo mi trovai
a parlarne con il dottor Antoine Villiers, uno spirito scientifico ferreo e pragmatico, che mi disse: ’Non credo affatto che sia possibile
resuscitare i morti. Non credo alla resurrezione di Lazzaro e nemmeno a quella di Cristo. Tuttavia, non sono sicuro che nella questione degli zombi non ci sia sotto qualcosa di orribile. Penso sia il caso di parlare di stregoneria criminale‘. E così facendo mi mostrò una pagina del codice penale di Haiti che diceva: Articolo 249. Sarà imputato di omicidio chiunque somministri al suo prossimo sostanze che, senza essere letali, siano suscettibili di provocare un sonno letargico più o meno lungo. Chi poi seppellisca la persona che abbia assorbito tale sostanza, verrà imputato di omicidio...»

Alfredo Lissoni

LA MAGICA POLVERE DEI BOKOR

E forse il segreto degli zombi è proprio nella somministrazione di «sostanze capaci di causare un sonno letargico». L’antropologo americano Wade Davis, autore del libro Il serpente e l’arcobaleno (da cui è stato tratto anche un film), sostiene di avere scoperto il trucco utilizzato dai bokor per trasformare gli esseri umani in zombi. Questi spruzzano nelle narici delle loro vittime, ben vive, una polvere giallastra capace apparentemente di causare una morte istantanea. Questa polvere, che Davis ha fatto analizzare da una società farmaceutica statunitense, contiene tetrodotossina, un veleno che si estrae dal pesce palla haitiano, capace di paralizzare i centri nervosi. A questa droga i bokor mescolano sostanze tanto inutili quanto folkloristiche, come terra di cimitero e polvere di penne di gallo nero, giusto per creare un po' di scena. Quindi la spruzzano contro la vittima. Questa cade in catalessi e, data per morta, viene sepolta. E, terrorizzata, assiste cosciente al proprio funerale e alla propria inumazione, senza potersi muovere!
Proprio quest’ultima traumatica esperienza, unita ad una buona dose di superstizione, distrugge la lucidità mentale della vittima, che finisce con il perdere la ragione, cadendo in uno stato di autismo perenne e continuato.
Quando la notte stessa il bokor disseppellisce il malcapitato e lo rianima somministrandogli un antidoto la cui ricetta non è stata ancora scoperta, questi, ormai muto e semideficiente, si crede effettivamente un morto risorto. E si rassegna a questa nuova esistenza di schiavitù e lavoro. Negli anni Settanta la televisione francese riuscì addirittura ad intervistare un ex-zombi che era riuscito a riconquistare sia la libertà che parte della ragione (il che si verifica assai raramente). L’uomo, un certo Narcisse Clovis, viveva comunque in una clinica psichiatrica, non avendo smaltito del tutto gli effetti deleteri della droga dei bokor.
Sebbene la medicina occidentale sia riuscita a spiegare in parte il segreto della trasformazione in zombi, Davis ha dichiarato, nel 1987: «La polvere zombi ed il suo ingrediente attivo, al tetrodotossina, sono oggetto di studi negli Stati Uniti ed in Europa; pure, la dinamica con cui la polvere agisce rimane un mistero...».



Fonte : CropOnline



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Ok per molti di voi tutto ciò ha dell'incredibile e molti di voi saranno scettici...io non dico che effettivamente sia possibile far resuscitare dalla tomba una persona morta poco prima assumendone il controllo totale e rendendola nostra schiava...ma per me questa è una tematica interessante...ed ecco la mia domanda : è possibile, o impossibile una cosa del genere secondo voi?
 
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Irene90
view post Posted on 10/5/2009, 14:22




scusa adesso non ho tempo di leggere questi articoli perchè devo rimettermi subito a studiare, ma ti rispondo in breve che secondo me non è possibile... cioè, io credo che ci sia qualcosa di "magico" nel mondo, oppure qualche cosa di nascosto, che so, ma agli Zombie non ci credo... tipo, il fatto dell'esistenza di spiriti si... però gli zombie mi sembrano troppo surrelistici, ecco..

comunque poi leggo e ti dico quello che ne penso :)
 
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Dinosaur
view post Posted on 22/5/2009, 19:54




dormi la notte
 
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_Xander_
view post Posted on 22/5/2009, 20:33




CITAZIONE (Dinosaur @ 22/5/2009, 20:54)
dormi la notte

non sempre benissimo
 
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Nwanda
view post Posted on 22/5/2009, 22:37




Grande topic, Xan :lol: A me questo genere di cose intriga tantissimo (nonostante il mio proverbiale scetticismo)...Leggo ogni cosa che mi capita sull'argomento :lol: Poi ho paura ad andare la sera in cantina, ma ne vale comunque la pena :D

Sai che durante una pausa al lavoro giorni fa, leggevo proprio dell'argomento su un libro che tratta di fatti misteriosi? :)
Parlava dei poteri che in generale sembra che abbiano certi individui in Africa...
Citava addirittura la leggenda di un europeo che andò in Nigeria, si innamorò di una donna ma dopo un po' si stancò di lei e se ne tornò a casa.. ma appena scese dall'aereo, cominciòa stare malissimo, e lei gli rivelò che era lei che lo faceva stare male, che se non fosse tornato da lei sarebbe morto.
Lui, in fin di vita, si fece portare in Africa, e si snetì subito normale... Provò altre ovlte a scappare, ma si ripeté la stessa cosa.
Chiaramente questa è solo una leggenda, fino a prova contraria :)
Io credo che entri in ballo anche la convinzione della gente... Per esempio, presso certe tribù vige la credenza che se il capotribù punta contro di te un bastone, tu cadrai morto di lì al tramonto.
Ebbene, certa gente arriva ad un tale stato di panico e di autoconvinzione che muore davvero.

Quanto agli zombie, non so... Sono più portata a credere ai licantropi,a questo punto :) Ci credo poco che si possano rievocare i morti.
Però so che in Africa questa è una verità assodata per tante civiltà: se muori, può succedere che qualcuno ti resusciti e ti renda suo schiavo per sempre.
Poi non so, io faccio poco testo perché davvero non credo a nulla, sebbene questi argomenti mi interessino molto :)
In particolare mi farebbe comodo apprendere l'arte del voodoo :lol: La farei pagare a tante persone :D (scherzo.. Poi avrei anche paura: pare che serva un capello per fare un maleficio... Io ne lascio talmente tanti nella spazzola ogni votla che mi pettino! Sarei una vittima fin troppo facile! :lol:)

Tra l'altro, sapete che c'è chi ha provato a creare in casa degli zombie anche tra le popolazioni bianche? Non c'entra tanto col topic, temo, ma mi ha colpito molto questa cosa.
(metto sotto spoiler perché forse è un po' forte)
SPOILER (click to view)
si tratta di Jeffrey Dahmer, il mostro di Milwakee. Figlio di un abile chimico, mise afrutto gli insegnamenti del padre. Dopo aver praticamente ucciso le sue vittime, praticava loro un foro in corrispondenza del lobo temporale, foro che usava per iniettar loro nel cervello dell'acido muricatico.
La sua idea era appunto di creare degli zombie senza capacità di ragionamento proprie, in parole povere. La cronaca ci dice che fallì miseramente
 
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_Xander_
view post Posted on 22/5/2009, 23:09




del tuo spoiler ne avevo già sentito...il mostro di milwakee...davvero un uomo terrificante
 
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Nwanda
view post Posted on 22/5/2009, 23:18




CITAZIONE (_Xander_ @ 23/5/2009, 00:09)
del tuo spoiler ne avevo già sentito...il mostro di milwakee...davvero un uomo terrificante

Io non direi :( Ho letto molto su di lui (certi amici lo considerano un comportamento pazzo :lol:), e la storia, al di là del naturale orrore che ispira, in me non ha risvegliato altro che pena, pietà :( Niente terrore...
 
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_Xander_
view post Posted on 22/5/2009, 23:23




CITAZIONE (Nwanda @ 23/5/2009, 00:18)
CITAZIONE (_Xander_ @ 23/5/2009, 00:09)
del tuo spoiler ne avevo già sentito...il mostro di milwakee...davvero un uomo terrificante

Io non direi :( Ho letto molto su di lui (certi amici lo considerano un comportamento pazzo :lol:), e la storia, al di là del naturale orrore che ispira, in me non ha risvegliato altro che pena, pietà :( Niente terrore...

a me una storia come la sua suscita solamente orrore...sono omicidi e pratiche talmente efferati/e che è l'unica cosa che mi può suscitare..
 
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Nwanda
view post Posted on 22/5/2009, 23:29




CITAZIONE (_Xander_ @ 23/5/2009, 00:23)
CITAZIONE (Nwanda @ 23/5/2009, 00:18)
Io non direi :( Ho letto molto su di lui (certi amici lo considerano un comportamento pazzo :lol:), e la storia, al di là del naturale orrore che ispira, in me non ha risvegliato altro che pena, pietà :( Niente terrore...

a me una storia come la sua suscita solamente orrore...sono omicidi e pratiche talmente efferati/e che è l'unica cosa che mi può suscitare..

Guarda, chiaramente hai ragione, si capisce :) Sono cose orride, io non riesco nemmeno a pensarci... Però questo qua, prima di meritarsi (perché se lo è meritato) l'appellativo di "mostro", ha trascorso un'esistenza solitaria, segnata da abusi di ogni genere,e da un generale disinteresse che la sua famigli ha avuto nei suoi confronti (cioè, se tuo figlio cominia a manifestare segni di squilibrio, tipo l'alcolismo in adolescenza, vuoi o no prendere provvedimenti???)
Dahmer non era Charles Manson, uno che bene o male era lucido nella sua follia, era un uomo tormetnato da pulsioni tremende, ossessioni che, in assenza di cure mirate, non sono che culminate nel peggiore dei modi.
Chiaramente questo non giustifica un bel niente, era solo per dire che a me questa storia fece molta impressione, in senso umano :)
 
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_Xander_
view post Posted on 22/5/2009, 23:58




CITAZIONE (Nwanda @ 23/5/2009, 00:29)
CITAZIONE (_Xander_ @ 23/5/2009, 00:23)
a me una storia come la sua suscita solamente orrore...sono omicidi e pratiche talmente efferati/e che è l'unica cosa che mi può suscitare..

Guarda, chiaramente hai ragione, si capisce :) Sono cose orride, io non riesco nemmeno a pensarci... Però questo qua, prima di meritarsi (perché se lo è meritato) l'appellativo di "mostro", ha trascorso un'esistenza solitaria, segnata da abusi di ogni genere,e da un generale disinteresse che la sua famigli ha avuto nei suoi confronti (cioè, se tuo figlio cominia a manifestare segni di squilibrio, tipo l'alcolismo in adolescenza, vuoi o no prendere provvedimenti???)
Dahmer non era Charles Manson, uno che bene o male era lucido nella sua follia, era un uomo tormetnato da pulsioni tremende, ossessioni che, in assenza di cure mirate, non sono che culminate nel peggiore dei modi.
Chiaramente questo non giustifica un bel niente, era solo per dire che a me questa storia fece molta impressione, in senso umano :)

si potrebbe vedere una storia come la sua da un punto di vista più "umano"...ma è comunque abbastanza difficile..cioè non è che è difficile, dipende da persona a persona...
 
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9 replies since 10/5/2009, 14:13   139 views
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