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Uomini Vs dio
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credente4 [57.14%]
ateo2 [28.57%]
agnostico1 [14.29%]
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Uomini Vs dio

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xenom
view post Posted on 16/4/2009, 21:29




Ditemi cosa ne pensate vorre iche tutti rispondessero spiegando le proprioe scelte
Ps se nn viene DELETE
 
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Nwanda
view post Posted on 16/4/2009, 22:24




Io sono decisamente agnostica. Non seguo i dettami del Cristianesimo, ma non ho sufficienti elementi per dichiarare al 100 per 100 che Dio non esiste. Semplicemente non lo so.

Comunque io ho sempre invidiato i credenti, ma non i cattolici della domenica, che si agghindano per andare alla funzione tanto per farsi vedere e sparlare dei presenti,ma quelli che ci credono davvero profondamente, in Dio.
A prescindere dal fatto che quest'ultimo possa esistere o meno, ciò sembra dar loro forza e sicurezza :)
 
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Vale23
view post Posted on 16/4/2009, 23:18




Ho indicato di essere credente, perché è quella che mi sento di più. Mi sentirei male con me stessa se dicessi di essere atea o agnostica, dopo essere stata cresimata e dopo aver fatto parte, per tantissimi anni, di un gruppo scout cattolico.
Comunque... credente sì, ma fino ad un certo punto. Credo in qualcosa, ma un qualcosa che non è uguale a quello che la Chiesa cristiana dice... forse è simile, ma sicuramente non uguale.
Poi bom, non baso tutto quello che faccio su Dio, non lo faccio pensando ad esso. Però appunto, è quasi come se sentissi il bisogno di sapere che c'è qualcuno, ogni tanto....
Alla fine, ogni tanto mi sembra di essere un misto fra agnostica e credente, perché potrei dire di credere, ma non so neanche io a cosa o perché.
Troppo complesso come argomento, ho provato a venirne a capo molte volte con una mia amica, ma siamo sempre al punto di partenza...
 
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_Xander_
view post Posted on 17/4/2009, 10:16




Ateo.


Una parte che ho gradito molto di "Zeitgeist" è appunto quella prima parte dedicata alla religione, a cui mi "appello" per spiegare in parte il motivo della mia scelta.




Principalmente penso che credere in una qualsiasi divinità sia simbolo di debolezza , mi spiego meglio....

secondo le varie religioni spesso c'è la presenza di : Un "paradiso" (chiamato con nomi differenti tra le diverse religioni), di una serie di "regole" da seguire secondo cui vivere per poi ottenere una sorta di "premio" ossia accedere al paradiso e a una "vita dopo la morte" che non consista in immani sofferenze in quel posto buio e in fiamme chiamato "inferno".


La gente dice di credere in un qualcosa di superiore perchè?Personalmente penso perchè pensa di aver bisogno di qualcuno di superiore da cui trarre la "forza" per affrontare le difficoltà che la vita ci pone davanti, vedi le preghiere in "caso di difficoltà" o di "malattia" o per qualunque altra cosa. Ma mi chiedo perchè molta gente non sia in grado di trovare la forza per superare le difficoltà della vita "IN LORO STESSI" ; certo mi direte "la fai facile,per tutte quelle persone che davvero hanno bisogno di un aiuto e la cui vita è davvero costellata di problemi davvero gravi." Molta, troppa gente pensa che l'unico modo per riuscire ad andare avanti sia avere fede in qualcosa di cui non si ha nè la prova della esistenza nè una qualsivoglia immagine definita, ma piuttosto diverse "immagini" che vengono da scritture di cui non si può certificare con sicurezza l'autenticità, l'autore, il periodo...e di cui spesso si hanno interpretazioni completamente sbagliate visto che sono state scritte in lingue molto antiche e quindi difficili da decifrare con esattezza.

Si parla spesso di "dio esiste dio non esiste", personalmente penso che la figura di un'entità superiore sia frutto del bisogno dell'uomo di avere una figura "sopra, più potente" da seguire secondo una fede e da adorare.

Io come ateo vivo benissimo sapendo che quando sarà giunto il mio momento morirò e finirò sotto terra a farmi lentamente mangiare dai vari organismi decompositori presenti nel sottosuolo.

Io non vedo il vivere come un percorso da fare in un certo modo per poi ottenere un "premio"...ci pensavo stamattina andando a scuola, si dice "vita dopo la morte" : ma che morte è se poi c'è di nuovo la possibilità di vita in un posto "migliore" rispetto alla terra o il mondo terreno dove abbiamo passato i nostri anni dalla nostra nascita fino alla nostra morte?

Inoltre la presenza di precise regole secondo cui vivere, dettate da chissà chi, in chissà quale tempo e circostanza mi sembra assolutamente una limitazione alla libertà di agire che ogni uomo/donna dovrebbe avere. E' poi possibile vivere costantemente secondo questi "comandamenti" per tutta la durata della nostra vita? io credo di no a meno che non si voglia vivere in una sorta di "gabbia".

La figura di un "dio" sceso in terra, morto e risorto è presente in molte religioni, non solamente in quella cristiana. Tutte queste figure "divine" sono accomunate dalle stesse caratteristiche come nascita morte e "opere" in vita. STRANA e praticamente impossibile coincidenza o semplice "girare sempre la stessa frittata" da parte di persone di culture e credenze differenti in diversi periodi?


Se potessi avere una conferma assoluta e indiscutibile dell'esistenza di una qualsiasi entità superiore allora potrei iniziare davvero a credere nell'esistenza di un Dio ma finchè questo non avverrà io rimarrò nella mia posizione di ateo
 
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Dinosaur
view post Posted on 17/4/2009, 13:13




credente!
non penso che una persona sia debole solo se si appoggia a un entità superiore...
poi parlandoci schiettamente noi lo facciamo ogni giorno tra di noi intendo appogiarsi molte volte l'uno con l'altro!!! quello dell'ateo SECONDO ME è un discorso molto superficiale!
Guardare oltre al palmo del proprio naso!
io non credo nella chiesa ecco! un istituzione che fin dall'antichità è stata creata per guadagnare solo denaro..
per me la chiesa è come un manifesto a pagamento che porta il nome di una religione!
credo in un entità forte è grande che non per forza deve avere il nome di gesù, può avere il nome di pinco pallino ecc..
 
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AkkiInTheSkyWithDiamonds
view post Posted on 17/4/2009, 19:10




io... io credo in me stessa. non c'è nessuna tra le opzioni che mi sembra rispecchiare il mio pensiero, quindi per ora non segnerò nulla. e ora spiego meglio, visto che la mia è una visione un pò contorta: ho creduto per tanto tempo in dio, e in modo serio, davvero. non ero una credente della domenica, ero una che credeva, e che quando c'erano i problemi nel MONDO pregavo dio... roba del genere. ora sinceramente non so perchè, forse sono cresciuta, e crescendo le idee cambiano spesso... ma ora non credo più. ma non per la classica cazzata 'perchè ci sono tanti mali, tante disgrazie... dio che fa?' queste STRONZATE non le reggo proprio, scusate la parola. se dio veramente esiste, non può stare dietro a qualsiasi problema, e non può eliminare la morte sulla terra. la morte esiste, ed è realtà. dio non è la bacchetta magica, che risolve i problemi. è una fede, punto.
non ci credo più perchè ormai mi sono resa conto dell'intensità della mente umana, che le vere leggi da rispettare sono quelle morali, e non quelle che una religione stabilisce. uno deve vivere secondo le leggi morali, rispettando l'un l'altro e non facendo del male: insomma, sono una peace&love XD
poi vabbè, il discorso della morte e della chiesa è un altro dei miei papponi, quindi ve lo risparmio!XD
 
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Anacleto
view post Posted on 18/4/2009, 12:20




Confusione e superficialità.
Ecco come riassumo i miei stati riguardo l'argomento. Confusione perchè non ho proprio idea di nulla, mi è stata imposta un'educazione fortemente cattolica, dalla quale adesso mi sto allontanando per emerita avversione nei confronti del mondo ecclesiastico. Ma non so proprio se credere o meno in un'entità superiore. Credo che il nostro percorso dipenda esclusivamente da noi stessi. Ma faccio fatica a non credere, almeno un pò, nel destino, nel caso, nella fortuna e sfortuna. Esiste qualcosa che ci comanda dall'alto e decide il nostro percorso prima di noi? Credo di no... Ma, ripeto, la mia è solo tanta confusione.
E superficialità. Perchè, in fondo, non mi sono mai realmente posto il problema.
 
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6 replies since 16/4/2009, 21:29   115 views
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