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Prefazione a "Eva"

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AkkiInTheSkyWithDiamonds
view post Posted on 12/2/2009, 18:27




Eccovi una narrazione - sogno o storia poco importa - ma vera, com'è stata e come potrebbe essere, senza retorica e senza ipocrisie. Voi ci troverete qualcosa di voi, che vi appartiene, che è frutto delle vostre passioni, e se sentite di dover chiudere il libro allorché si avvicina vostra figlia - voi che non osate scoprirvi il seno dinanzi a lei se non alla presenza di duemila spettatori e alla luce del gas, o voi che, pur lacerando i guanti nell'applaudire le ballerine, avete il buon senso di supporre che ella non scorga scintillare l'ardore dei vostri desideri nelle lenti del vostro occhialetto - tanto meglio per voi, che rispettate ancora qualche cosa.

Però non maledite l'arte che è la manifestazione dei vostri gusti. I greci innamorati ci lasciarono la statua di Venere; noi lasceremo il "cancan" litografato sugli scatolini dei fiammiferi. Non discutiamo nemmeno sulle proporzioni; l'arte allora era una civiltà, oggi è un lusso: anzi, un lusso da scioperati. La civiltà è il benessere; ed in fondo ad esso, quand'è esclusivo come oggi, non ci troverete altro, se avete il coraggio e la buona fede di seguire la logica, che il godimento materiale. In tutta la serietà di cui siamo invasi, e nell'antipatia per tutto ciò che non è positivo - mettiamo pure l'arte scioperata - non c'è infine che la tavola e la donna. Viviamo in un'atmosfera di Banche e di Imprese industriali, e la febbre dei piaceri è la esuberanza di tal vita.

Non accusate l'arte, che ha il solo torto di avere più cuore di voi, e di piangere per voi i dolori dei vostri piaceri. Non predicate la moralità, voi che ne avete soltanto per chiudere gli occhi sullo spettacolo delle miserie che create, - voi che vi meravigliate come altri possa lasciare il cuore e l'onore là dove voi non lasciate che la borsa, - voi che fate scricchiolare allegramente i vostri stivalini inverniciati dove folleggiano ebbrezze amare, o gemono dolori sconosciuti, che l'arte raccoglie e che vi getta in faccia.


GIOVANNI VERGA, "EVA". 1873

a voi la parola U.U
 
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Vale23
view post Posted on 13/2/2009, 20:53




Giovanni Verga ha viaggiato nel futuro?
 
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AkkiInTheSkyWithDiamonds
view post Posted on 13/2/2009, 21:50




io quando l'ho letto sono rimasta shockata... mi è veramente piaciuto, perchè veramente attuale, dalla prima all'ultima parola... certo magari adesso i fiammiferi non sono il top del top dell'innovazione, ma per il resto... mette i brividi
 
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Vale23
view post Posted on 13/2/2009, 22:29




I fiammiferi no, ma gli accendini sì ;)

Scherzi a parte, devo ammettere che subito non avevo molta voglia di leggerlo, poi però mi sono detta "chissà, può essere interessante", e... lo è stato. Soprattutto perché dall'inizio alla fine, io credevo che fosse un testo attuale, quando poi ho letto nome e data.... sono cascata dalle nuvole. Ma davvero! Più di 130 anni sono passati, ma o è Verga ad avere una mentalità molto avanzata, o la situazione era già la stessa più di un secolo fa.... e poi si parla di progresso!!
 
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Irene90
view post Posted on 18/2/2009, 09:45




wooooooooooooow grandissima akki! io ho appena finito Verga e mi è piaciuto tantissimo! anch'io ho fatto questa prefazione (cioè, l'ho letta, non c'ero a scuola quando l'abbiamo analizzata :( ).

Comunque, si, è molto attuale. Verga percepisce molte cose, anche perchè si interessava particolarmente della società e della situazione economica... ma è anche vero che era proprio quella l'epoca in cui è nata la società in cui viviamo oggi, con la 2° riv. industriale, catene di montaggi, lavorazione seriale del prodotto, ecc: si forma, inoltre, quella classe "media" che, se inzialmente è vista male perchè nè carne nè pesce (fa lavori "specializzati" pur non essendo borghesia), adesso è praticamente la classe a cui TUTTI apparteniamo.

Verga comunque è essenzialmente contro il progresso: crede che sia un qualcosa che travolge e non lascia via di scampo; l'unica condizione in cui si può veramente vivere serenamente è l'accontentarsi della propria, senza cercare di progredire o di cambiarla.
 
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AkkiInTheSkyWithDiamonds
view post Posted on 18/2/2009, 15:41




CITAZIONE
Verga comunque è essenzialmente contro il progresso: crede che sia un qualcosa che travolge e non lascia via di scampo; l'unica condizione in cui si può veramente vivere serenamente è l'accontentarsi della propria, senza cercare di progredire o di cambiarla

esatto... :(

che poi io sinceramente non apprezzo molto verga, perchè non so, ha un'aria così malinconica... ma non è la stessa malinconia, per dire, di leopardi... (ma và? magari perchè appartengono a due correnti differenti?!!XD) però ecco, tutto questo pessimismo a livello collettivo mi fa troppo male... uffi, non so spiegarlo :S
 
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5 replies since 12/2/2009, 18:27   8425 views
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