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Shining, Analisi

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Rin_N_Schrodinger
view post Posted on 8/2/2010, 10:27




Stesso procedimento che ho eseguito per Arancia meccanica, eseguirò ora anche per Shining - mio film preferito(soggettivamente) fra quelli di Kubrick, nonchè mio film preferito in assoluto, insieme a L'esorcista. Principio l'analisi con un commento ovvero descrizione del film, riscontrata ora non mi ricordo dove, che ne riassume molti aspetti e che da un'idea diretta del film in questione.
Inquietante, glaciale, implacabile. Dopo tanti anni dalla sua uscita, "Shining" non finisce di sconvolgere, come una forza virale che si protrae infinita nei meandri più tortuosi della psiche umana e, per questo, è quanto mai attuale e profonda. Kubrick compone la sua narrazione in un immaginario quasi onirico e surreale, costruito con la genialità perfezionista che gli è propria da sempre. L'immagine dell'albergo e del labirinto incarnano metaforicamente la psiche umana: profonda, complessa e irraggiungibile; la pazzia che colpisce come un invisibile scheggia la mente di Jack Torrance è assurda, velata da un manto di inspiegabilità che ci tiene sospesi sino alla fine. E sta proprio in questo la genialità della pellicola: il sonno della ragione colpisce chiunque, soprattutto coloro che credono di sfuggirgli, in quanto esso è radicato nell'animale uomo sin dalla sua comparsa sulla terra, come se fosse iniettato nel suo DNA da una forza maligna e sconosciuta.
Fatta questa breve introduzione, vorrei definire prettamente in cosa consiste la paura, come proiettarla in un film, e come un film (secondo il mio modesto parere)può definirsi horror. Shining, a mio avviso, è un film propriamente horror; molti lo considerano un thriller:questo perchè ha caratteristiche tali da farlo rientrare di più nella fascia del suddeto genere, e la visione di queste persone non è sbagliata. Shining infatti ha moltissimi aspetti del thriller, ma vi è condensato dentro inestricabilmente, immensamente e in maniera agghiaggiante quel lato soprannaturale, spirituale, malefico, onirico e ambiguo dell'horror. Ora, un film per poter essere definito horror deve contenere determinati concetti, e in più deve incutere paura. Tutto dipende da come viene guardato un film:per creare quella paura genuina e sincera, bisonga innanzitutto cercare di mettersi in gioco; avere un'adeguata predisposizione; creare un'atmosfera che aiuti a fomentare la cosidetta paura. Per paura cosa vogliamo intendere? Ci sono diverse paure, tante quante gli animi delle persone. Per moltissime persone film che fanno paura non esisitono, in quanto non li spaventano e non li toccano nel profondo, mentre ci sono altre che per un film possono anche non dormire la notte. Per questo genere la paura è assodata, ma per l'altro più "impassibile" esiste comunque una sorta di paura, solo che chiamata in altri modi. Naturalemnte per sussistere il film dev'essere visto con i criteri prima citati (quindi tanto per intenderci vederselo da solo di notte e sopratutto immedesimandosi nelle vicende, e non con amici e chiacchierate guardandolo superficialmente) e, a mio avviso, un horror dev'essere guardato con più impersonificazione di ogni altro genere di film sotto questo aspetto.
Come tutti ben sappiamo vi sono vari tipi di horror...ma io ora non voglio parlare dei film splatter(categoria che non mi piace assolutamente), ove ci sono gratuitamente scene di mostri sangue e organi (che non voglio dire che non possano creare ansia certo), ma vorrei slanciarmi verso il genere più sopraffino del vero horror, quello inquietante e psicolgico. Continuando il discorso di prima, la paura moltissime volte prende il nome di suspanse, ansia, inquietudine - quindi non la repuslione per un qualcosa che potrebbe creare disgusto fisico -, e questo penso, lo possiamo provare tutti guardando un film (ovvio sempre con i presupposti prima elencati).
Shining è un perfetto esempio di questo horror. Shining può non fare paura, ma è indubbiamente agghiacciante.
Le atmosfere sono realizzate in maniera meravigliosa, sembra davvero di stare in un lugo deserto in mezzo alle alte montagne coperte di neve, isoltati da ogni cosa. Shining non è il solito horror. Non fa uso di ambientazioni buie o di mostri deformi. Shining gioca più sulla psicologia. Sembra quasi che ad ogni momento possa accadere qualcosa di terribile, ma è tutta suggestione. Difatti gli spettri dell'Overlook Hotel non fano paura, sono persone in abito da sera...però sapere che sono fantasmi e che l'albergo è infestato fa comunque impressione...quindi non è che Shining volesse puntare sulla paura delle cose esteriori, ma su dei concetti che sono inquietanti di per se..tipo appunto qualcosa di malefico, o che la persona la quale dovrebbe proteggerti ti voglia uccidere. Gioca del tutto sulla pura psicologica creata dai concetti e dalla suspanse. In film come Shining (e come in moltissimi altri film di Kubrick)ti viene trapiantato un tarlo nel cervello, e bisogna usare la propria mente per amplificare i concetti e adirittura le scene che il film trasmette.
Ora passando all'analisi: partiamo dalla fotografia. Le immagini di Shining a mio avviso sono perfette, è il film con la più sublime e maesotsa fotografia che abbia mai visto. Gioca tutto - come il film. sul doppio. La simmetria, la bilateralità degli ambienti. L'eco, il doppio - predominante l'uso degli specchi pure come nella prima inquadratura che riprende l'isolotto proiettato nell'acqua - , REDRUM. Molte scene del film sono inoltre girate in modo tale, che si ha come l'impressione di vedere le cose con gli occhi dell'albergo: è questo che segue i personaggi, che ci mostra le vicende; quindi è l'Overlook che osserva, in veste quasi di protagonista della storia. Per la pellicola inoltre è utilizzata per la prima volta la steadycam, che con movimento fluido e rigoroso segue i persoanggi. Anche colori e luci prevalgono divinamente e spettralemente, pur essendo il tutto completamente illuminato.
L'intero film è costellato e intrinseco di miti e favole:Diane Johnson ha dichiarato che lei e Kubrick si sono ispirati, per la sceneggiatura del film, al saggio di Sigmund Freud Il perturbante, del 1919, dedicato alla letteratura fantastica. Kubrick svolge il racconto come fa Platone, che li utilizza al preciso scopo di mostrare verità filosofiche.
Intanto la favola di Barbablù, per via della stanza proibita, la 237. Inoltre è intesa anche come stanza del segreto sessuale, ove si svolge l'accoppiamento segreto tra Eros e Thanatos (difatti qui Jack incontrerà la donna con cui aveva intenzione di accoppiarsi).
Inoltre, Jack può essere inteso come Saturno, che vuole divorare il proprio figlio, mentre Danny, che cerca di salvarsi dalla furia omicida di Jack fuggendo nel giardino-labirinto dell’hotel, è Pollicino, o Giove contro Saturno, o Teseo che lotta contro il Minotauro, o, più semplicemente, vi è mostrato il complesso di Edipo.
Lo stato in cui precipiterà Jack, presenta connotato fiabeschi ed infantili, che sfociano in tipiche manifestazioni regressive, qauli l'imitazione e le minaccie. Difatti alla fine ci sarà una mescolanza di fiabe, quali capuccietto rosso e il lupo cattivo che soffia demolendo la casa. Wendy inoltre è il nome della compagna dei giochi di Peter Pan.
Altro tema del film è il cannibalismo. Non mi protrarrò molto con le spiegazioni di ogni singolo passaggio altriementi diventa troppo lunga la cosa, comunque il film è icnentrato sul cannibalismo, come anche citato all'inizio, in cui sono immersi i personaggi. Ci vuole un agnello sacrificale, che dovrebbe corrispondere a Danny, ma esso lo fa passare per il padre. (difatti Hallorann chiederà a Danny se gli piace l'agnello, e questi risponderà negativamente).
La psicologia dei persoanggi può sembrare superficiale, ma in verità è molto profonda, e si basa interamente su regno familiare:
Jack Torrance. Uno dei personaggi kubrickiani "frustrati", che cerca futilmente nel tentativo di sfuggire al proprio destino - che come da filosofia dei film di Kubrick, l'uomo ha sempre l'istinto che lo conduce all'autodistruzione -. Esso è un uomo irritato dai suoi insuccessi della vita, dalla sua famiglia...un uomo normalissimo (cosa che spaventa moltissimo), senza qualità. Tutta la sua inadeguatezza sfocia nella follia, l'anormalità, che scarica del tutto furente così da diventare anormale. Ma anche in questo è destinato a fallire, è un uomo inadatto, anche in questo.
Wendy è a prima vista il persoanggio più vuoto del film. Non ha buone doti, non è bella e dice frivolezze, non possiede ne la pazzia ne la luccicanza; ma in compenso possiede una grandissima forza di affetto materno. La sua disperazione accresceranno tanto più accrescerà la follia del marito.
Danny. Lui, grazie al suo Shining, insieme all'albergo, è come se fosse sempre presente. Ha si può definire una crisi d'identità (e qui ripercorre il tema del doppio), ed è un personaggio forgiato dalla solitudine. Appare comunque più capace del padre, che agli spettri reagisce con la pazzia, mentre lui è capace di "ristabilire le posizioni" sviluppando al meglio le sue doti.
Altro punto è la carica di distorsione spazio-temporale che pervade tutta la pellicola. Shining come 2001 è una storia senza tempo; questo ha un ruolo essenziale in Shining. Viene inoltre ben scandito in sequenze, sempre più brevi, inesorabili, che poi esplodono nella scena finale, che rimette tutto in gioco, per spiazzare completamente.
Lo spazio stesso ha una funzione prettamente simbolica e di forte impatto, le luci, le strade labirintiche, lo spazio quasi irreale e di desolazione che circonda l'albergo; con quelle luci, che hanno impiegato milioni di watt per farle uguali a quelle che per davvero compaiono in montagna nelle alte altitudini. Inoltre come già detto il tutto è inteso per ricreare la mente umana ( difatti il lbairinto potrebbe pure essere visto come un cervello umano, proprio nel senso di forma). E quella luce bianca che entra dalle finestre, tende a cancellare un sicuro scorrere del tempo, che resta immobile lugubre e irreale in stallo.
Altro aspetto caratterizzante è l'uso delle musiche, grazie alle quali si viene a formare il perno principale delle vicende. Che dica che sono agghiaccianti e tutto il resto non serve, si esprimono da sè. Quello che dirò è che la complessità che ha ingegnato kubrick per inserirle è davvero contorta e sbalorditiva. Le ha contrapposte, sempre, in determinati punti, le ha fatte coincidere perfettamente con le scene e ogni singolo movimento degli attori. inoltre sprecherò qualche parola anche sul significato della colonna sonora di inizio e di fine film. Quella che apre il film, è tratta dalla Symphonie fantastique di Hector Berlioz. E' l'incipt, l'incipt di un viaggio che conduce al sabba, che sa di morte. Infatti il tema della sinfonia è proprio l'uomo che si reca da queste sue illsuioni mentali ad un sabba popolato da mostri.(come pure si può trovare una similitudine tra Jack e l'acquaforte realizzata da Goya - Il sonno della ragione genera mostri). E il ritmo deriva dall'antichissimo Dies Irae, musica di morte.
Il tema finale è presto detto, è una delle canzoni anni 20 che venivano suonate durante la festa, il che vuole condurre lo spettatore all'interno dell'Overlook Hotel, dopo aver mostrato la famosa foto.
Pare altro punto di forza del film, che molti errori siano progettati. Ora non starò qui ad elencarli, ma fa pensare siano stati voluti appositamente per creare un senso di completo disorientamento e di mistero da parte dello spettatore.
Il tutto, come il magnifico e ambiguissimo finale sono carichi di mistero, questo per far addentrare nel "labirinto", per disorientare completamente, per renderci partecipi della follia di Jack e della illogicità delle visioni dei fantasmi.
L'Overlook e i suoi fantasmi sono inoltre intesi come foto in un album di fotografie. Sono proprio come immagini ferme, come foto. (da notare infatti l'ultima apparizione che verrà a Wendy, con un taglio netto sulla testa, proprio come uno strappo di una foto)
Altro tema di Shining è il forte senso del dovere, collegato alla psicolgoia di Jack, che rende frenetici, squilibrati. Più volte è citato il concetto di responabilità e di lavoro.
Come in Arancia meccanica, il tutto è visto con gli occhi dei protagonisti: Jack, Danny e l'albergo. Quindi attraverso una sorta di male, che si scatenerà del tutto al preludio finale. Inoltre sembra quasi che il messaggio sia un pò lo stesso di AM:oltre all'autodistruzione dell'uomo, il concetto di male. Sia per come ridrrà Jack, il male che si annidava dentro di lui, sia il male che si manifesta nell'albergo, che metaforicamente, si manifesta anche nelle condizioni atmosferiche, atte all'isolamento. Come per indurci a pensare che metaforicamente il male governa anche l'inlfusso della natura, che è quindi onnipresente?
Il film inoltre rispetta moltissime innovazioni rispetto al libro, quindi anche molto innovativo sotto questo punto di vista. Le differenze tra i due le ho già scritte altrove, comunque ripeto che preferisco di parecchio il film,lo trovo più innovativo -con idee geniali, molto più complicato, e più profondo.
Definirei questo capolavoro che va oltre il genere dell'horror, onirico ed ipnotico. Un mito familiare-psicologico epico, sovrannaturale, agghiacciante e glaciale, carico di morte e di follia.
 
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AkkiInTheSkyWithDiamonds
view post Posted on 8/2/2010, 17:44




O___O tu mi stupisci sempre di più!!! great job!
che poi se non mi sbaglio a king nemmeno piacque il film... o no?
comunque anche se magari qua e là ci sono piccoli errori, i concetti e l'analisi che fai sono davvero accurate :) e poi in parecchi punti sono d'accordo con te, tipo

CITAZIONE
Gioca del tutto sulla pura psicologica creata dai concetti e dalla suspanse.

o anche
CITAZIONE
Wendy è a prima vista il persoanggio più vuoto del film. Non ha buone doti, non è bella e dice frivolezze, non possiede ne la pazzia ne la luccicanza; ma in compenso possiede una grandissima forza di affetto materno.

 
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Rin_N_Schrodinger
view post Posted on 8/2/2010, 18:42




Grazie molto gentile, comunque una buona parte della critica l'ho presa spunto dal libro di Giorgio Cremonini di Shining.
Si, a King il film non è piaciuto... si lamenta del fatto che Kubrick l'ha resa più una tragedia familaire invece di dare spazio alle forze malefiche dell'albergo; inoltre non apprezza Nicholson come attore, in quanto ritiene che sembra già pazzo dall'inizio della pellicola.XD Difatti hanno fatto un nuovo telefilm basato sul suo libro, molto più fedele a quest'ultimo (ma che a mio parere non regge minimamente a confornto con il capolavoro di Stanley).
 
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AkkiInTheSkyWithDiamonds
view post Posted on 8/2/2010, 19:32




ah vedi, non sapevo dell'esistenza di questo telefilm!
 
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3 replies since 8/2/2010, 10:27   733 views
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