Nwanda |
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| Ragazzi, ho appena letto su "La Repubblica" che un sacco di artisti stanno insorgendo contro il P2P: Da un indagine condotta su 2038 campioni da 15 a 30 anni sono allarmanti: il 32%degli italiani, circa 16 milioni di persone, ha fruito negli ultimi 12 mesi di copie illegali di film. Ogni pirata ha scaricato almeno 21 titoli, la perdita per l'industria è valutata intorno ai 537 milioni di euro. Un fenomeno che, se non arrestato, potrebbe affossare l'industria, cancellando 250mila posti di lavoro.
Se n'é parlato ieri in un incontro organizzato alla Casa del Cinema di Roma dove è stato presentata dalla FAPAV (Federazione Anti-pirateria audiovisiva) la prima ricerca sulla pirateria cinematografica in Italia. Nell'indagine la pirateria è stata divisa in tre forme: fisica, digitale, indiretta. La prima, la più marginale, si riferisce ai dvd venduti nelle bancarelle, la seconda, la più devastante, si riferisce invece alle frome di download, streaming, peer to peer, e la terza ai prestiti o regali di dvd scaricati illegalmente. La pirateria digitale è in crescita esponenziale, anche perchè la banda larga, che consente di scaricare film in tempi relativamente brevi, si sta diffondendo (il 18% di copertura attuale dovrebbe raddoppiare entro la fine dell'anno), e soprattutto, come viene confermato da questa indagine, gli utenti non hanno la percezione di commettere un reato. Non viene vissuta come furto, perché non si ha notizia di sanzioni e non c'è scopo di lucro. E' su questo doppio binario che lo stato e lindustria deve intervenire. Subito. Definendo delle sanzioni precise - a questo proposito è stato molto apprezzato il modello Sarkozy, che impone di staccare la connessione agli 'scaricatori' pirati - e inoltre di promuovere il consumo a pagamento, magari a prezzi molto bassi, per i consumatori di film online. Che tra l'altro, come viene testimoniato dall'indagine, sarebbero nella stragrande maggioranza disponibili a pagare per questo servizio. All'incontro hanno partecipato registi (Giuseppe Tornatore, Paolo Virzi, Carlo Verdone, Enrico Vanzina e Leonardo Pieraccioni), produttori (Riccardo Tozzi) e personaggi delle istituzioni (il sottosegretario Paolo Romani ed il Direttore Generale per il Cinema del Ministero dei Beni Culturali Gaetano Blandini). Tra gli altri dati emersi ci sono 355milioni di copie illegali (dalla copie fisiche alla pirateria digitale fino a quella indiretta) che vengono fruite illegalmente ogni anno.A parte il fatto che per quanto mi riguarda, queste potrebbero anche essere cifre buttate a caso. Poi, ma proprio questi parlano? Qualcuno dovrebbe dir loro che è assolutamente pretenzioso chiederci di pagare per vedere le ciofeche che stanno girando in questi ultimi anni. Ma possibile che a questi sfugge un elemento principale? Non è che se abbassano il prezzo dei dvd a 10 euri (anche se mi pare impossibile a livello economico), io e tanti altri staremmo di continuo a comprarne. Quando non c'era emule, semplicemente compravo pochissimo cd originali, o al massimo me lo facevo copiare, non è che il P2P mi trattiene dal comprare materiale originale. E allora le famiglie di tecnici e operai del cinema come hanno fatto finora a mantenersi, dato che mi risulta che la maggior parte dei miei coetanei è semrpe stata oculata negli acquisti? Ma poi questi fanno una cosa mai vista: stimano quanti download possano essere stati effettuati, e poi dicono "ecco, avete fregato TOT euro al cinema!", come se io un film sconosciuto di Doris Day avrei potuto tranquillamente comprarlo in dvd o vederlo al cinema... Già mi vedo un domani in cui il P2P sarà messo al bando, mi toccherà andare in cima al mondo per comprare certi cd di artisti non conosciuti in Italia
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