Irene90 |
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| una mail che mi è arrivata sarà molto più chiara di quanto potrei mai esserlo io... CITAZIONE Da diverso tempo le università di Pisa e di Firenze si stanno muovendo conmovimenti di protesta contro il DecretoLegge 133. Quello che voglio spiegarvi con parole semplici è che il Ministro Gelmini (Ministro dell’Istruzione,dell’Università e della Ricerca Scientifica) ed il Ministro Tremonti (Ministrodell’Economia e delle Finanze) CI STANNOTOGLIENDO IL DIRITTO ALLO STUDIO ed è nostro dovere di cittadini informarci,farci un’idea di ciò che sta accadendo e reagire nel modo più lecito.
Questo decreto legge è stato approvato dal Governo il 6 agosto nel silenzio più totale dei media. Qui di seguito vi elenco i tre punti principali dicui voglio discutere:
1)Riduzione dell'FFO (Fondo di Finanziamento Ordinario) del20% entro i prossimi cinque anni: si tratta di cifre altissime, circa500 milioni di euroin meno il soli tre anni;
2) Blocco del turn over al 20%: in pratica ogni 5 pensionamenti l'università potrà effettuare una sola assunzione;
3) Possibilità perle università di diventare fondazioni private.
E QUINDI COSASUCCEDERA’?
- Inprimo luogo la riduzione dei finanziamenti per le università (che di per sé giàhanno i bilanci in bilico) costringeranno gli atenei ad aumentare le tasse aglistudenti. I Senati Accademici di molte università italiane prevedono entroi prossimi cinque anni di dover TRIPLICARE le tasse universitarie,non riuscendo altrimenti nemmeno a coprire gli stipendi del personale. Leuniversità statali però hanno un tetto limite sulle tasse da imporre (chein molti atenei è già raggiunto) e difatti sono costrette a chiudere ibattenti. La loro ultima spiaggia è diventare fondazione privata.
Questoperò non vuol dire essere finanziata da privati, ma di fatto significa
vendere l'università al miglior offerente.
I privati che l'acquisteranno decideranno comeamministrarla e diventeranno proprietari di tutti i beni materiali e immobilidell'università. Significa che saranno i privati a stabilire le tasseuniversitarie e che, una volta diventata fondazione, l’università non avrà più alcun vincolo sull'imposizione fiscale.
Potenzialmentei privati potranno vendere i beni dell'università inun ottica di profitto che non tiene conto del miglioramento del serviziouniversitario.
- Il blocco del turn over porterà in pochi anni alla chiusura dinumerosi corsi di laurea per l'evidente impossibilità da partedell'università di sostituire docenti e personale andato in pensionamento. Oggiuna buona fetta della didattica è coperta da ricercatori il quale contratto nonprevede l'insegnamento (e che quindi lo fanno gratis). Il blocco inoltre toglieogni speranza a ricercatori e dottorandi e a tutti coloro chesognano un futuro lavoro nelle università semplicemente perchè non verranno maiassunti e quindi, automaticamete, saranno
precari a vita!
Altro elemento non trascurabile: nel momento in cui l'università diventifondazione, verranno privilegiatideterminati corsi di laurea che portino benefici ai nuovi proprietaridell'università. Quindi, corsi di laurea considerati inutili per gliinteressi delle aziende e società che avranno acquistato l'università verrannorapidamente chiusi per dirottare personale e fondi a corsi considerati piùproduttivi.
- Ma non tutte le università potranno diventare fondazioni e quindisopravvivere.
Ed è soprattutto per questo che stoscrivendo a te:
le fondazioni nasceranno solo in queiterritori dove c'è una forte presenza di aziende e industrie pronte adinvestire.
Amicodel sud, le università delle tue parti rischiano l'immediata chiusura.
Insomma si mira ad avere pocheuniversità private di qualità con rette altissime situate prevalentemente nelcentro-nord dell'Italia e altrettante poche università statali di serie b conrette nonostante tutto a livelli più alte di quelle attuali.
Tutto questo non è una realtà lontana che sirealizzerà tra anni: se nonsi ferma subito questa legge accadrà tutto tra meno di un annocoinvolgendo tutti. Non sarà più garantita un’istruzione superiore diffusama potranno giovarne solo piccolissime percentuali degli italiani.
E’ una sconfitta dei diritti di ognicittadino.
Lamaggior parte di noi ragazzi sarà costretto ad abbandonare gli studi e i nostri
fratellipiù piccoli non avranno più diritto allo studio.
E’ importante in primo luogo INFORMARSI ED INFORMARE, portare il problemaall'attenzione della nazione (nonostante il silenzio dei media: si parla didocente unico per le elementari e di grembiulini, ma sul fatto che prestol’università – se non riusciamo a bloccare questo decreto – diventerà privatanon è stata detta una parola) per far sì che siano tutticonsapevoli di cosa ci aspetta in futuro.
L'opinione pubblica deve schierarsi con forza e decisione
contro questa imminente rivoluzione del sistema.
Lasituazione che si prospetta per l'istituzione universitaria nel giro di 2 o 3anni è gravissima, nonostante ciò, è vergognoso che giornali e televisioninon diano risalto a questo problema e che molti studenti ne siano completamenteall'oscuro.
L’universitàdi Firenze è occupata da giorni, a Pisa svolgono ogni giorno scioperi emanifestazioni (e già un polo di Scienze Politiche è stato occupato). Il miomessaggio non vuole essere quello di occupare (dato che io, a dofferenzadei miei colleghi toscani, sono contraria all’occupazione), ma di INFORMARE.
VOGLIONO TOGLIERCI LA LIBERTA’ DI STUDIARE
VOGLIONO TOGLIERCI LA POSSIBILITA’ DI CAPIRE
QUINDI VOGLIONO NEGARCI IL DIRITTO DICONTRASTARE LEGGI VERGOGNA COME QUESTE
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