The Hudsucker Proxy |
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| CITAZIONE Malcom McDowell fu talmente felice di essere stato l'unico candidato per il ruolo che accettò qualsiasi proposta Kubrick gli suggerisse. LoBrutto descrive al meglio la situazione: «Per McDowell la lavorazione di Arancia meccanica fu una durissima prova fisica. L'attore aveva il terrore dei serpenti e Alex aveva un serpente domestico che teneva in un cassetto nella sua stanza. Dopo aver concluso la cura Ludovico, Alex viene presentato a un gruppo in una sala conferenze per dimostrare come sia stato "curato" dallo stato e sul palco arriva un uomo che lo provoca sbattendolo a terra e calpestandolo: il piede troppo energico del provocatore costò all'attore qualche costola fratturata. Più avanti nel film Alex incontra due dei suoi ex drughi, ora poliziotti, che, in una lunga inquadratura senza stacchi di salvataggio, gli immergono la testa in una vasca piena d'acqua sporca: McDowell eseguì la scena personalmente immergendo la testa in un brodo di carne e quasi soffocò per trattenere il respiro fino all'ultimo. Le scene più difficili da girare furono però quelle della cura Ludovico: gli occhi di McDowell furono tenuti aperti dagli appositi divaricatori che costringevano il personaggio a guardare i film violenti usati per purificarlo». E' Kubrick stesso a raccontare (non senza una punta di cinismo) l'esperienza con il divaricatore: «Abbiamo usato un normale attrezzo chirurgico detto "il fissapalpebre". Ci voleva coraggio e un'anestesia totale perché lui potesse metterselo […] Non gli piaceva per niente e la prima volta non si riuscì a completare veramente la scena. Lo affrontò nuovamente alla fine. Doveva farlo. La scena non sarebbe stata credibile altrimenti. Una delle peggiori fantasie che si possano immaginare è di essere in una camicia di forza, legato a una sedia, e incapace perfino di sbattere gli occhi». McDowell si ferì una cornea e disse a Kubrick che il dolore non gli permetteva di continuare. «Andiamo avanti», rispose il regista «farò in modo di fare la scena a favore dell'altro occhio». Non ci volle molto al giovane attore per instaurare un tipico rapporto di amore-odio: «Ho scoperto qualcosa: che sono veramente affezionato a Stanley […] è un genio, ma è dotato di un umorismo nero come il carbone. A volte mi vengono dubbi sulla sua… umanità». Povero McDowell...
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