Irene90 |
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| visto che stiamo parlando di somiglianze tra i film di kubrick, riporto uno scritto trovato qualche settimana fa... : CITAZIONE 2001 costituisce una sorta di portale in relazione alle cinque opere successive. Nel film spaziale si propone la prima esplicita riflessione sul problema della violenza in relazione all'evoluzione individuale e collettiva. I protagonisti delle cinque pellicole successive costituiscono altrettante variazioni sul medesimo tema "darwiniano". Alex (A-lex: senza-legge) incarna la trasformazione dell'ultraviolenza individuale in violenza al servizio del Potere; Barry espone il caso di un'evoluzione tentata e fallita; Jack Torrance cogliera' solo un mezzo successo, convogliando la propria aggressivita' individuale di artista fallito nel suo ruolo di sorvegliante della misteriosa setta padrona dell'Overlook, divenendo cosi' parte dell'establishment; Joker impieghera' un lungo e faticoso cammino per superare il proprio umanitarismo e divenire una asettica macchina da guerra; Bill Harford, il piu' ottuso dei personaggi kubrickiani, viene a contatto casualmente con l'amorale forza del Potere, senza comprenderne l'essenza: in lui manca un'autentica spinta al superamento della propria dimensione. Il cinema kubrickiano e' dunque costantemente attraversato da una tensione evolutiva, da un movimento ascendente e discendente dei suoi personaggi che prende corpo nel loro relazionarsi col mondo in termini di agonistica competizione, di mera sopraffazione, di lotta spietata e razionale come in una partita a scacchi, risultando essi di volta in volta vincitori o vinti, potenti o deboli, carnefici o vittime. I legami di palese continuita' tra queste sei opere vengono inoltre confermati da un proliferare di citazioni intertestuali che culminera' nell'opera-riassunto Eyes. In Clockwork notiamo: la prima immagine (l'occhio di Alex) coincide con l'ultima di 2001 (l'occhio del feto astrale); l'immagine di Alex che pugnala il compagno drugo ripete quella della scimmia assassina; nel negozio di dischi compare la colonna sonora di 2001. CITAZIONE Per K Alex e' un erede dell'ominide di 2001 che si compiace del proprio talento per la violenza; e' un essere vitale ma infantile e in fondo stupido poiche' utilizza la violenza semplicemente per gioco, per noia, senza saperla canalizzare in un progetto "evolutivo". La sua esistenza priva di connessioni con la societa' organizzata lo rende un emarginato non molto differente dal barbone che pesta all'inizio del film. Come per numerosi protagonisti di altre pellicole kubrickiane, l' "attivita" ludica e truculenta di Alex appare prigioniera di una dimensione infantile e caricaturale: come il rapinatore di The Killing Alex indossa maschere; come gli "adolescenziali" militari del Pentagono (Strangelove) egli associa violenza e pulsione sessuale; come il subdolo Quilty (Lolita), il folle Jack (Shining) e i marines compagni di Joker (Full Metal Jacket) fa sfoggio di un linguaggio fantasioso e bizzarro. D'altronde la Londra del fondale e' una citta' invisibile: i drughi agiscono di notte e in localita' marginali o periferiche, segnale importante della loro separatezza dal contesto sociale. Il loro rapportarsi con il contesto diviene allora meramente sadico-distruttivo, al solo scopo di superare una noia interiore attraverso un soddisfacimento immediato dei propri istinti primari: droga al Korova Milk Bar (Droogs/drughi evoca Drug/droga; Milk allude ancora alla condizione infantile di Alex, "allattato" con latte drogato da compiacenti manichini "materni"), sesso mediante stupri e ultraviolenza, entrambi finalizzati ad affermare la propria forza sull'altro, traendone godimento. Ma la "carriera" del nuovo branco non poteva che essere breve: si tratta di lupi solitari, non particolarmente intelligenti, né bene organizzati e soprattutto non “fusi” in un gruppo coeso. In fondo Alex viene tradito dai suoi drughi (e arrestato) poiche' ha fallito nello scontro interno, non essendo riuscito ad affermare completamente la propria volonta' sui gregari e quindi ne paga le conseguenze. Alex si rivela insomma un debole. Il quinto "branco" del cinema kubrickiano si disgrega quasi subito (alla fine del primo capitolo di un film articolato in tre parti, come il testo di Burgess) poiche' manca della severa, gerarchica disciplina che animava i primi tre (Fear, The Killing e Strangelove), seppure anch'essi minati al loro interno da elementi di instabilita' i quali costituivano la causa principale della loro totale o parziale (Fear) sconfitta. CITAZIONE La seconda parte esordisce con il pestaggio di Alex, il suo internamento in prigione dove la violenza dello Stato, raffigurata dal capoguardia dalle fattezze hitleriane, tenta di spogliare Alex della sua personalita' e di farne un individuo passivo e rassegnato (tale tematica, ora solo annunciata, trovera' ampio sviluppo nella prima parte di Full Metal Jacket). CITAZIONE La trasformazione "civile" di Alex si e' dunque compiuta: ora è entrato a far parte (seppure in posizione defilata e servile) della cerchia dei potenti. Lo scellerato patto è "festeggiato" ancora una volta da un uso sarcastico della Nona sinfonia beethoveniana. Il cammino di Jack Torrance e di Joker sara' alquanto simile. Il dialogo finale tra il ministro e Alex sigla un epilogo denso di allusioni e svelamenti simile a quello decisivo presente in Paths (tra il gen. Broulard e il col. Dax) e in Eyes. CITAZIONE La sedia a rotelle dello scrittore stigmatizza una sconfitta; e su una sedia a rotelle appaiono infatti l'ex nazista "profugo" Strangelove e il vinto Barry Lyndon. In tutto è un post un pò lungo da leggere ma, se capito, può dare molti spunti di riflessione
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